Meta rinvia Behemoth fino all'autunno: crisi dell'intelligenza artificiale o strategia di mercato?

Meta ha annunciato un nuovo rinvio per il lancio di "Behemoth", il suo modello di intelligenza artificiale più avanzato. Previsto per aprile, poi spostato a giugno, il debutto è ora rimandato almeno fino all'autunno 2025.
La notizia non riguarda solo Meta: anche OpenAI e Anthropic hanno posticipato la presentazione dei loro modelli più attesi, sollevando interrogativi sul futuro immediato dell'intelligenza artificiale generativa e sulla sostenibilità degli investimenti miliardari del settore.
Le difficoltà tecniche di Behemoth
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, gli ingegneri di Meta stanno affrontando sfide significative nell'ottimizzazione delle prestazioni di Behemoth rispetto ai precedenti modelli della famiglia Llama.
Le fonti interne rivelano una realtà complessa: nonostante Meta dichiari pubblicamente che il nuovo modello superi competitor come OpenAI, Google e Anthropic in alcuni benchmark specifici, Behemoth fatica a dimostrare risultati solidi nei test di utilizzo reale.
Questa discrepanza ha innescato un dibattito interno cruciale: l'aggiornamento è sufficientemente sostanziale da giustificare un rilascio pubblico? La risposta, al momento, sembra essere negativa.
L'impatto sui mercati non si è fatto attendere: giovedì le azioni Meta hanno chiuso in calo del 2%, riflettendo le preoccupazioni degli investitori.
La pressione di Wall Street sui 65 miliardi di investimenti
Meta si trova sotto la lente d'ingrandimento di analisti e investitori dopo aver annunciato spese in conto capitale fino a 65 miliardi di dollari per il 2025 dedicate all'intelligenza artificiale.
"Gli analisti attendono segnali chiari che giustifichino gli enormi investimenti", sottolinea Quartz in un'analisi recente. Con un rapporto prezzo/utili di 25,05, ogni dollaro di utile di Meta viene valutato oltre 25 dollari dagli investitori, che ora pretendono risultati concreti e misurabili.
La situazione è particolarmente delicata dopo il successo iniziale dei modelli Llama più piccoli rilasciati ad aprile, che aveva temporaneamente rassicurato il mercato sulla capacità di Meta di competere nel settore IA.
L'esodo dei talenti e i problemi di trasparenza
Un elemento che complica ulteriormente la situazione è la perdita di competenze chiave: 11 dei 14 autori del paper originale di Llama hanno lasciato Meta, affidando lo sviluppo delle versioni successive a un team completamente nuovo.
Questo cambio di guardia solleva interrogativi sulla continuità del progetto e sulla capacità del nuovo team di mantenere gli standard qualitativi raggiunti in precedenza.
A complicare il quadro, la trasparenza di Meta è stata messa in discussione quando, ad aprile, è emerso che il modello presentato per una classifica pubblica di chatbot non corrispondeva a quello effettivamente rilasciato. L'azienda ha successivamente ammesso di aver ottimizzato il modello esclusivamente per ottenere buoni risultati nei benchmark, una pratica che mina la credibilità delle valutazioni comparative.
Il rallentamento generalizzato del settore IA
Meta non è isolata in questa fase di difficoltà. Anche altri leader del settore stanno affrontando sfide simili:
OpenAI ha rinviato il lancio dell'attesissimo GPT-5, optando per il rilascio della versione intermedia GPT-4.5
Anthropic ha posticipato il debutto di Claude 3.5 Opus, nonostante precedenti annunci di un'uscita imminente
Google sta affrontando proprie sfide nello sviluppo dei modelli di nuova generazione
Secondo un'analisi di Axios, il problema di fondo potrebbe essere più profondo: "la strategia di scaling dell'industria dell'IA – 'basta rendere tutto più grande' – potrebbe essere arrivata a un punto morto".
Cosa significa per il futuro dell'intelligenza artificiale
Il rinvio simultaneo dei principali modelli IA suggerisce che l'industria potrebbe aver raggiunto un plateau tecnologico temporaneo. Le sfide non sono più solo ingegneristiche, ma riguardano:
Sostenibilità economica degli investimenti miliardari
Scalabilità dei modelli oltre le dimensioni attuali
Affidabilità delle prestazioni in scenari reali
Trasparenza nelle valutazioni e nei benchmark
Per Meta, in particolare, la posta in gioco va oltre il semplice lancio di un prodotto. Mark Zuckerberg deve dimostrare che i miliardi investiti nell'IA possono trasformarsi in vantaggi competitivi concreti e duraturi.
Una pausa strategica o un segnale di allarme?
Il rinvio di Behemoth arriva in un momento critico per Meta e per l'intero settore dell'intelligenza artificiale. Mentre alcuni potrebbero interpretare questi ritardi come una pausa strategica necessaria per garantire la qualità dei prodotti, altri vi vedono un segnale che la corsa all'IA potrebbe aver bisogno di un cambio di rotta.
La vera sfida per Meta, OpenAI, Anthropic e gli altri attori del settore sarà dimostrare che gli investimenti miliardari in IA possono tradursi in progressi tecnologici significativi e sostenibili, non solo in benchmark ottimizzati o promesse di marketing.
Il mercato e gli utenti finali attendono risposte concrete nei prossimi mesi.