Quando l'intelligenza artificiale incontra i campi di colza: la scommessa di Datavault AI

23 Giugno 2025 - 11:45
20 Giugno 2025 - 18:21
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Quando l'intelligenza artificiale incontra i campi di colza: la scommessa di Datavault AI
Turbine eoliche in un campo di colza

C'è qualcosa di affascinante nell'idea che un computer possa guardare un campo di colza e capire come renderlo più produttivo. È esattamente quello che sta provando a fare Datavault AI Inc. (Nasdaq: DVLT), un'azienda che ha deciso di puntare tutto sull'intelligenza artificiale applicata ai biocarburanti.

Dalla Silicon Valley ai campi: una sfida inaspettata

Non è la classica storia tech che siamo abituati a sentire. Qui non si parla di social network o app per smartphone, ma di Brassica napus - il nome scientifico della colza per gli amici. Datavault AI sta sviluppando quello che in gergo si chiama un sistema di machine learning multimodale, una tecnologia che fondamentalmente "vede" e "comprende" diversi tipi di informazioni contemporaneamente.

Pensateci: è come avere un agronomo digitale che può processare dati meteorologici, analisi del suolo, immagini satellitari e composizione chimica delle piante tutto in una volta. Qualcosa che nemmeno il più esperto degli agricoltori potrebbe fare con la stessa velocità e precisione.

I numeri che fanno girare la testa

L'obiettivo dichiarato è ambizioso quanto necessario: sostituire 140.000 barili di petrolio al giorno con biocarburanti. Per mettere in prospettiva questo numero, stiamo parlando di circa 22 milioni di litri quotidiani. È la quantità che potrebbe rifornire una città come Milano per diverse settimane.

L'EPA americana non si è inventata questa cifra dal nulla - rappresenta una fetta significativa del piano di transizione energetica che tutti, volenti o nolenti, stiamo attraversando.

Il team dei sogni: quando l'università incontra Wall Street

Quello che rende questo progetto particolarmente interessante è la partnership. Datavault AI non sta lavorando da sola nel suo garage digitale. Ha stretto un accordo con il Brookhaven National Laboratory, una di quelle istituzioni che normalmente associamo alla ricerca spaziale o alla fisica delle particelle.

La Direzione Informatica e di Scienze dei Dati del laboratorio non è esattamente il primo posto dove andreste a cercare esperti di agricoltura, eppure è proprio questa contaminazione tra settori diversi che spesso produce i risultati più interessanti.

Perché dovrebbe interessarci (anche se non abbiamo azioni Datavault)

Al di là degli aspetti finanziari, questo progetto rappresenta qualcosa di più ampio. Stiamo assistendo a una delle prime applicazioni concrete dell'intelligenza artificiale alla sostenibilità su larga scala. Non è più fantascienza, non è più un esperimento da laboratorio.

È la dimostrazione che l'IA può uscire dai data center e sporcarsi le mani - o meglio, le radici - con problemi concreti. Aumentare la resa dei raccolti, ridurre i tempi di sperimentazione, minimizzare gli sprechi: sono obiettivi che toccano direttamente le nostre vite quotidiane.

Il futuro che bussa alla porta

Tra qualche anno, quando faremo il pieno alla nostra auto elettrica o ibrida, parte di quell'energia potrebbe provenire da campi di colza "ottimizzati" da algoritmi che oggi stiamo ancora imparando a capire.

Non è male come prospettiva, considerando che tutto è partito da un'azienda che ha deciso di guardare oltre gli schermi e puntare sui semi.