Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha messo nero su bianco le modalità con cui l’intelligenza artificiale entrerà stabilmente nella scuola italiana. Il decreto, pubblicato nei giorni scorsi e anticipato da Italia Oggi nell’edizione del 12 agosto 2025, fissa le scadenze e delinea un quadro operativo preciso per dirigenti e insegnanti. Al centro due principi fondamentali, la protezione dei dati e rispetto delle regole europee e nazionali.
Contestualmente, dal Ministero sono arrivate anche le nuove Linee guida sull’Intelligenza Artificiale, pensate per un uso corretto ed etico delle tecnologie in classe. Privacy, procedure e gestione sicura delle informazioni sensibili rappresentano i capisaldi del documento.
La piattaforma Unica cambia volto
Con il nuovo anno scolastico, Unica avrà un’area interamente dedicata ai progetti di IA e non sarà un semplice archivio. Le scuole potranno consultare esperienze già avviate altrove, caricare le proprie attraverso una scheda dedicata, scaricare materiali metodologici aggiornati e utilizzare strumenti di verifica predisposti dal Ministero. La struttura è stata progettata in modo da impedire l’inserimento di dati personali, un requisito che si rifà direttamente al GDPR europeo.
Un progetto già sul campo
Il decreto non parte da zero. Da mesi, in quindici classi di Lazio, Lombardia, Toscana e Calabria è in corso una sperimentazione che durerà due anni. Qui, un assistente virtuale integrato in Google Workspace supporta i docenti nelle materie STEM e nelle lingue straniere, segnalando eventuali difficoltà di apprendimento degli studenti. Un modello che richiama le ricerche di Benjamin S. Bloom del 1984 sull’efficacia del tutoraggio individuale.
La valutazione dei risultati è affidata all’Invalsi. Se i dati confermeranno benefici concreti, l’adozione del sistema su scala nazionale potrebbe partire già nel 2026.
Monitoraggio costante
Durante la Giornata europea della protezione dei dati personali, il Sottosegretario Paola Frassinetti ha annunciato che Unica includerà anche una sezione per monitorare l’uso dell’IA nelle scuole. Qui saranno analizzate finalità, modalità di accesso e tipologia dei dati trattati.
Frassinetti ha parlato di “primo grande risultato applicativo” della strategia ministeriale, ribadendo che la tutela della privacy resta un pilastro imprescindibile nel percorso di digitalizzazione dell’istruzione.