Metagenomica e AI svelano patogeni invisibili e salvano vite

27 Marzo 2025 - 15:58
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Metagenomica e AI svelano patogeni invisibili e salvano vite
Immagine generata con intelligenza artificiale

La metagenomica: non solo una rete, ma un supercomputer
Presentata al congresso di microbiologi clinici di Rimini, la metagenomica è la nuova frontiera della diagnostica. Mentre i test tradizionali cercano un singolo patogeno – come cercare un ago in un pagliaio  questa tecnica sequenzia tutto il DNA presente in un campione (sangue, tessuti, fluidi). È come una pesca a strascico: prendiamo tutto e poi, con l’AI, si separa il pericoloso dall’innocuo. Un approccio che ha già fatto la differenza: in un recente caso, ha identificato un fungo raro in un bambino, laddove i metodi classici avevano fallito.

Dove l’intelligenza artificiale diventa medico
Il vero segreto? L’AI che trasforma milioni di dati in diagnosi. «I sequenziatori producono un caos di informazioni – spiegano i medici –. L’intelligenza artificiale ricostruisce i genomi dei patogeni e ci dice quali sono i colpevoli». L’AI incrocia sintomi, dati genetici e il contesto clinico, isolando microbi “sotto copertura” che, in pazienti fragili, possono essere letali.

Non solo diagnosi: meno antibiotici, più precisione
Oltre a salvare vite, questa tecnica è un’alleata contro l’antibiotico-resistenza. «Prima, in casi dubbi, si usavano terapie ad ampio spettro. Adesso si colpisce solo il bersaglio». Un cambio di paradigma: invece di bombardare il corpo, si invia un “cecchino” guidato dall’AI.

La sfida (anche per l’Italia): bioinformatici e supercomputer
Servono infrastrutture hi-tech e un team di bioinformatici dedicati. Senza di loro, i dati restano numeri incomprensibili. Una lezione per il futuro: investire in competenze digitali è cruciale tanto quanto acquistare microscopi.

La metagenomica non è solo per ospedali pediatrici. In un mondo dove virus e batteri evolvono rapidamente, combinare genetica e AI potrebbe essere la chiave per prevenire future pandemie.