Sam Altman e l'IA customer service: settore a rischio per l'impiego dell'uomo

Il 22 Luglio scorso si è tenuta una delle Conferenze della Federal Reserve, nota anche come la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) il cui comitato determina la politica monetaria degli Stati Uniti e in cui è intervenuto Sam Altman. Chiamato in causa per l'impatto dell'intelligenza artificiale sull'occupazione, ha espresso la sua opinione in merito mettendo in guardia sulle professioni a rischio. Ma il noto CEO di OpenAI fa una premessa, secondo la quale non siamo ancora in grado di fare previsioni in tal senso vista la natura troppo recente di questa tecnologia. Eppure, è sicuro che alcune professioni saranno destinate a scomparire in questa ennesima rivoluzione industriale.
Customer service a rischio
Una delle professioni che secondo Altman scomparirà per sempre, è proprio quella relativa all'assistenza clienti: "Non so se alcuni di voi abbiano mai utilizzato questi bot di assistenza clienti basati sull’AI, ma sono incredibili. Qualche anno fa, quando chiamavi il servizio clienti, dovevi passare attraverso un menu vocale, parlare con quattro persone diverse, che facevano male quello che chiedevi, richiamare, ricominciare tutto da capo, e ci volevano ore, con lunghe attese, e alla fine non ottenevi quello che volevi. Un’esperienza davvero frustrante - ha così spiegato alla Conferenza, dicendo che gli agenti di intelligenza artificiale (AI Agents) agiscono in modo capace - "Chiami una volta e la cosa si risolve da sola. È fatta".
I bot AI, rispetto ai sistemi tradizionali di assistenza ai clienti, hanno per Altman un'efficienza superiore. Mentre in passato i clienti dovevano navigare attraverso menù vocali complessi e parlare con più operatori, gli agenti AI possono risolvere i problemi in una sola interazione.
Non è una novità la sostituzione delle persone con gli AI Agents all'interno del customer service. Già nell'Ottobre 2023, Summit Shah, Presidente di Southeast Petro Distributors, Inc., azienda che opera nel settore petrolifero, licenziò 27 membri dello staff sostituendoli con un bot basato su ChatGPT.
BT (British Telecommunications) pianifica di tagliare oltre 55.000 posti di lavoro entro la fine del decennio, sostituendo circa 10.000 ruoli con l'intelligenza artificiale.
Google, Microsoft, Duolingo, Klarna, per citarne alcuni tra i più famosi, stanno attuando politiche di rimpiazzo in questo settore. Il motivo? I chatbots e gli assistenti virtuali possono ora gestire richieste dei clienti, risolvere problemi e persino elaborare transazioni semplici.
Le professioni non a rischio (o quasi) secondo Altman
Sam Altman ha identificato alcuni dei settori in cui l'AI non sostituirà, almeno non totalmente, i professionisti umani. Secondo il CEO di OpenAI, l'intelligenza artificiale non sostituirà i medici. Nonostante ammetta che "ChatGPT oggi, la maggior parte delle volte, è un diagnostico migliore della maggior parte dei medici nel mondo", Altman ha dichiarato: "Voglio davvero un medico umano", affermando che non si sente pronto ad affidare il suo destino interamente a ChatGPT senza la supervisione di un professionista. "Si tratta quindi di un settore in cui continueremo a fare le cose più o meno allo stesso modo" ha poi concluso Altman in merito all'argomento.
Anche i programmatori saranno salvi secondo Altman, che oggi sono 10 volte più veloci e produttivi grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Nella Silicon Valley, gli stipendi dei programmatori stanno aumentando "estremamente rapidamente" a causa della domanda di una "quantità gigantesca di software in più".
Per quanto riguarda i lavoratori che svolgono attività fisiche, attualmente la situazione sembra stabile, ma Sam Altman avverte: "Quando l'ondata della robotica arriverà travolgente tra altri 3-7 anni, penso che sarà qualcosa di davvero importante con cui la società dovrà fare i conti."
Altman ci mette in guardia riguardo l'educazione all'intelligenza artificiale: "se non addestriamo i bambini all'utilizzo di tool per l'AI, la nostra società avrà completamente mancato il bersaglio". Inoltre i lavoratori verranno supportati dall'intelligenza artificiale nel trovare metodi alternativi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ma soprattutto ci ha voluto dire che la creatività rimarrà sempre al primo posto per gli esseri umani, definendo i creativi come i "più al sicuro".
L'AI eliminerà dunque alcuni lavori completamente e ne trasformerà altri rendendoli più produttivi, mentre per alcuni settori critici come la medicina manterrà un ruolo di supporto piuttosto che di sostituzione totale.
Che altro possiamo fare affinché l'AI ci guidi verso un futuro a portata di uomo?