Alibaba lancia gli occhiali smart AI e sfida Meta sul lavoro del futuro

Traduzioni istantanee, riassunti automatici, assistenza intelligente sempre davanti agli occhi. No, non è fantascienza. È la nuova scommessa tecnologica di Alibaba, che ha appena presentato i suoi occhiali smart basati sull’intelligenza artificiale, puntando dritto verso un mercato finora dominato da Meta e dai big tech occidentali.
Ma attenzione: stavolta non si parla di intrattenimento futuristico. L’obiettivo è molto più concreto.
Un assistente AI da indossare, ma pensato per chi lavora
Presentati al AI Night di Shanghai (luglio 2025), questi occhiali non si limitano ad arricchire la realtà: integrano le funzionalità del chatbot Tongyi Qianwen, sviluppato da Alibaba Cloud, e offrono strumenti pratici per chi vive immerso in testi, dati e comunicazione.
Traducono testi, come ad esempio documenti o segnaletica, in tempo reale
Riassumono contenuti lunghi e complessi, anche in ambito tecnico
Interagiscono vocalmente, grazie a un’interfaccia AI progettata per l’uso quotidiano
Il messaggio è chiaro: non serve stupire, quello che serve è invece semplificare la vita a professionisti, studenti e lavoratori. Mentre Meta punta sul lifestyle creativo con i suoi Ray-Ban, Alibaba alza l’asticella dell’efficienza.
Due visioni opposte di wearable AI
La sfida è anche culturale. Da una parte, Meta mette in campo il suo ecosistema AI, con modelli come LLaMA e integrazione con social e servizi. Dall’altra, Alibaba risponde con tecnologia linguistica proprietaria, ottimizzata per il cinese ma in espansione verso le lingue europee.
Il risultato è un dispositivo radicato nei contesti asiatici ma con ambizioni globali. E se l’interfaccia sarà davvero fluida, potrebbe trovare spazio in settori come logistica, finanza, commercio internazionale, dove le barriere linguistiche e la velocità decisionale fanno la differenza.
Alibaba guarda avanti: un rilancio strategico… da indossare
Dietro questo lancio non c’è solo un nuovo dispositivo, ma una mossa di posizionamento. Dopo anni di pressioni normative e concorrenza interna, Alibaba rilancia il suo polo tecnologico, spostando i riflettori dalla divisione e-commerce a quella Cloud.
Una divisione che ora punta a diventare un punto di riferimento per l’intelligenza artificiale applicata, nell’era post-smartphone, in cui lo schermo non è più in tasca, ma è ovunque, persino sul volto!
Non ci sono ancora informazioni su prezzo e disponibilità, ma l’effetto si fa già sentire: gli investitori osservano, i media internazionali prendono nota.
Questi occhiali potrebbero cambiare le regole del gioco
Nel mondo dell’AI generativa, spesso si corre dietro all’effetto "wow". Ma Alibaba cambia strategia: scommette sulla concretezza, con un wearable che potrebbe davvero migliorare il lavoro quotidiano.
Se l’esperienza utente sarà all’altezza, il vantaggio competitivo sarà evidente, soprattutto in Asia, dove l’adozione di nuove tecnologie è rapidissima, inoltre la possibilità di interagire con contenuti in tempo reale e senza utilizzare le mani apre scenari innovativi per formazione aziendale, customer service, viaggi e mobilità.
L’intelligenza artificialeche si indossa.
Siamo ad un punto di svolta è il momento in cui l’AI ha smesso di essere un’interfaccia da smartphone ed è diventata parte dell’ambiente visivo, presente ma discreta, utile senza distrarre.
La sfida è lanciata. Meta risponderà? Ma soprattutto: il mondo è pronto a indossare l’AI, o preferisce ancora lasciarla a portata di tasca?