Cydar Medical, a Palermo la prima esperienza italiana di chirurgia vascolare intelligente

Dal Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo un traguardo internazionale nella chirurgia endovascolare, grazie all’integrazione tra competenza clinica e tecnologia AI.

Cydar Medical, a Palermo la prima esperienza italiana di chirurgia vascolare intelligente
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Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale e altre tecnologie hanno cominciato a essere utilizzate anche in ambito sanitario, mostrando come possano affiancare i processi clinici e aiutare a migliorare la gestione dei pazienti e la qualità delle cure. La sperimentazione europea sulle tecnologie per la chirurgia vascolare ha l'obiettivo di supportare i chirurghi durante le procedure e di rendere gli interventi più sicuri e precisi. Ad oggi, i primi risultati della sperimentazione sono già reali.

Nel reparto di Chirurgia vascolare del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo sono stati eseguiti tre interventi complessi di riparazione di aneurisma aortico utilizzando, per la prima volta in Italia, il sistema di intelligenza artificiale Cydar Medical. Si tratta di una piattaforma che supporta i chirurghi nella pianificazione, nell’esecuzione e nella revisione delle procedure endovascolari guidate da fluoroscopia, con l’obiettivo di aumentare la precisione e la sicurezza intraoperatoria. Il Policlinico palermitano partecipa al progetto di ricerca europeo che ne studia l’efficacia clinica, rappresentando l’unico centro italiano coinvolto.

L’équipe diretta dal professor Felice Pecoraro ha operato due pazienti con aneurisma dell’aorta sotto-renale e uno con aneurisma toraco-addominale, patologie che, se non trattate, possono portare a rottura dell’aorta con un tasso di mortalità superiore all’80%. Grazie all’approccio endovascolare, che consente l’inserimento di protesi mediante cateteri introdotti da piccole incisioni inguinali, è possibile evitare la chirurgia a cielo aperto, riducendo il trauma operatorio e il tempo di degenza.

Il sistema Cydar Medical elabora in tempo reale le immagini TAC e le integra con la fluoroscopia intraoperatoria attraverso un modello 3D dinamico dell’anatomia del paziente. Questo consente di orientare con maggiore precisione i dispositivi endovascolari e di ridurre l’esposizione a radiazioni e mezzo di contrasto, due aspetti spesso critici nelle procedure prolungate.

“L’integrazione dell’intelligenza artificiale ha reso la procedura più sicura e precisa. - spiega Pecoraro - Abbiamo potuto verificare in tempo reale la posizione della protesi rispetto all’anatomia del paziente, con un margine di errore quasi nullo. L’approccio ibrido che unisce chirurgia mininvasiva e tecnica endovascolare riduce il sanguinamento, abbrevia il recupero post-operatorio e migliora la stabilità dell’impianto”.

I pazienti sottoposti agli interventi sono in buone condizioni cliniche e hanno ripreso rapidamente le normali attività quotidiane. I controlli post-operatori mostrano la completa esclusione dell’aneurisma, senza complicanze o endoleak, confermando l’efficacia del protocollo adottato.

Secondo studi internazionali, l’uso di sistemi di pianificazione e navigazione basati su intelligenza artificiale nelle procedure aortiche riduce fino al 30% il tempo operatorio e migliora la precisione del posizionamento degli stent.

“La governance aziendale ha creduto sin dall’inizio in questo progetto, consentendo di raggiungere un traguardo di rilevanza internazionale - sottolinea Pecoraro -. Il supporto della direzione strategica è stato decisivo per mettere a disposizione dei nostri pazienti tecnologie che rendono le cure più sicure e personalizzate”.

Il direttore generale Maria Grazia Furnari aggiunge che l’obiettivo dell’Azienda è promuovere un modello di medicina in cui tecnologia e competenza clinica si integrano a beneficio del paziente. “L’intelligenza artificiale non sostituisce il medico, ma ne amplifica le capacità decisionali. Il valore umano rimane il centro di ogni atto di cura”.

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