Anthropic revoca l’accesso API a OpenAI prima del lancio di GPT-5

3 Agosto 2025 - 10:04
2 Agosto 2025 - 15:28
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Anthropic revoca l’accesso API a OpenAI prima del lancio di GPT-5
Immagine di Freepik

Anthropic ha interrotto l’accesso di OpenAI ai propri modelli Claude, citando la violazione dei termini di servizio. La decisione è avvenuta a ridosso del lancio di GPT-5, il prossimo modello linguistico di punta di OpenAI, previsto nei prossimi mesi.

Accesso bloccato per uso improprio dei modelli Claude

Secondo quanto riportato da Wired il 30 luglio 2025, Anthropic ha revocato a OpenAI l’accesso via API ai propri modelli Claude, inclusi Claude Code, a causa di un presunto uso non conforme alle regole stabilite. Il blocco è stato confermato da Christopher Nulty, portavoce ufficiale dell’azienda.

Anthropic consente l’utilizzo dei propri modelli per attività di benchmarking e valutazioni di sicurezza, ma ne vieta espressamente l’impiego per sviluppare o addestrare prodotti concorrenti. La documentazione ufficiale chiarisce infatti che i modelli Claude non possono essere utilizzati per sviluppare tecnologie concorrenti, né per addestrare altri modelli di intelligenza artificiale, né per rivendere il servizio.

Finalità dei test condotti da OpenAI

Dalle ricostruzioni pubblicate, risulta che OpenAI avrebbe utilizzato l'accesso per sviluppatori per testare Claude in attività specifiche come codifica, scrittura creativa e gestione di prompt legati alla sicurezza (tra cui CSAM, autolesionismo e diffamazione). Questi test erano finalizzati a confrontare il comportamento di Claude con quello dei modelli proprietari di OpenAI.

La modalità di utilizzo, secondo Anthropic, avrebbe però ecceduto le finalità consentite dal contratto, andando oltre il semplice benchmarking tecnico e avvicinandosi a un uso strumentale nello sviluppo di GPT-5. Tale valutazione ha motivato l’interruzione dell’accesso.

Posizione ufficiale delle due aziende

OpenAI ha replicato con una dichiarazione formale rilasciata da Hannah Wong, Chief Communications Officer, in cui si afferma che valutare sistemi di AI terzi è una prassi consolidata nel settore, utilizzata per migliorare sia la sicurezza che la performance dei modelli. Pur esprimendo disappunto per la decisione, OpenAI ha sottolineato che le proprie API restano accessibili ad Anthropic, a conferma di un orientamento collaborativo.

Anthropic ha confermato che OpenAI continuerà ad avere accesso per finalità di benchmarking e valutazioni di sicurezza, ma non potrà più utilizzare i modelli in contesti che possano essere considerati di concorrenza diretta.

Precedenti e strategia di protezione dei modelli

Non si tratta della prima iniziativa restrittiva da parte di Anthropic nei confronti di soggetti ritenuti concorrenti diretti. All’inizio del 2025, l’azienda aveva già limitato l’accesso alla startup Windsurf, attiva nel campo della programmazione assistita da AI, in seguito a indiscrezioni su una possibile acquisizione da parte di OpenAI.

In quell’occasione, Jared Kaplan, Chief Scientist di Anthropic, aveva commentato che “sarebbe insolito vendere Claude a OpenAI”, a indicare una linea strategica chiara nella gestione dell’interoperabilità tra modelli AI sviluppati da aziende concorrenti.

Implicazioni per il settore

L’episodio evidenzia una crescente tensione tra collaborazione e competizione nel settore dell’intelligenza artificiale. Se da un lato i test incrociati tra modelli diversi restano una pratica utile per migliorare trasparenza, robustezza e sicurezza, dall’altro le aziende tendono a limitare l’accesso quando percepiscono un rischio competitivo.

La revoca dell’accesso ad OpenAI da parte di Anthropic si inserisce in questo contesto di progressiva chiusura, dove i dati e le API non sono più considerati solo strumenti tecnici, ma anche asset strategici da proteggere.

Conclusione

Il blocco dell’accesso ai modelli Claude da parte di Anthropic rappresenta un esempio concreto di come le dinamiche competitive stiano ridefinendo i confini della cooperazione nel campo dell’AI. Mentre il lancio di GPT-5 da parte di OpenAI si avvicina, la gestione degli accessi ai modelli esterni diventa una questione chiave, che riguarda sia le strategie di mercato sia i principi di trasparenza e sicurezza condivisa.