L'Intelligenza artificiale sta rivoluzionando il lavoro: nuove figure professionali e sfide per il futuro

24 Gennaio 2025 - 12:44
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L'Intelligenza artificiale sta rivoluzionando il lavoro: nuove figure professionali e sfide per il futuro
Immagine generata con intelligenza artificiale

L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro, secondo l'ultimo Rapporto del World Economic Forum. I progressi tecnologici in IA, robotica e sistemi energetici stanno trasformando radicalmente i contesti professionali, con un aumento significativo della domanda di professionisti specializzati in questi settori. Un sondaggio di Talent Garden rivela che solo il 7% degli intervistati si considera realmente esperto in intelligenza artificiale, mentre il 29% si posiziona a un livello intermedio di competenza.

I datori di lavoro prevedono profondi cambiamenti: il 60% si aspetta una rapida espansione digitale entro il 2030, con effetti contrastanti sull'occupazione. Le aree più gettonate per l'implementazione dell'IA risultano essere business al 28,7%, marketing 23,7%, data science 20,6%, risorse umane 19,2% e business consulting 7,8%. Il World Economic Forum sottolinea che il 39% delle competenze lavorative cambierà entro il 2030, con l'alfabetizzazione informatica e le skills legate all'IA in rapidissima crescita.

Emergono quindi nuove figure professionali cruciali: dall'AI ethic specialist, che garantisce il rispetto dei principi etici nei sistemi di intelligenza artificiale, al product manager specializzato in tecnologie IA, dal conversational designer al business strategist. Particolarmente interessanti i ruoli di AI security specialist, AI algorithm auditor e mixed reality AI developer, fino al sempre più richiesto prompt engineer, capace di ottimizzare le istruzioni per migliorare le risposte dei modelli generativi.

Nonostante le opportunità, le sfide restano significative: il 63% dei datori di lavoro considera il divario di competenze il principale ostacolo alla trasformazione aziendale. Per questo, l'85% delle aziende punta sull'aggiornamento del personale, con il 70% intenzionato ad assumere nuove professionalità e il 50% pronto a ricollocare i dipendenti da ruoli in declino verso posizioni emergenti.