Amazon Web Services ha annunciato l’avvio del progetto Project Rainier, un supercluster per l’intelligenza artificiale distribuito in più data center statunitensi, costruito attorno ai chip proprietari Trainium 2. La startup Anthropic, sostenuta da Amazon, farà uso di questa infrastruttura per addestrare i propri modelli Claude e prevede di superare il milione di chip entro la fine dell’anno.
Project Rainier si propone come uno dei più ambiziosi investimenti nel computing per AI: ogni “UltraServer” monta decine di chip Trainium 2 collegati tramite interconnessioni ad altissima velocità, creando un’architettura che supera le tradizionali GPU in scala e efficienza.
La scelta è strategica: ridurre la dipendenza da aziende esterne e governare l’intera catena hardware-software, mettendo Amazon in diretta competizione con rivali come Nvidia, Google e Microsoft. Inoltre la struttura su larga scala pone nuove sfide in termini energetici e infrastrutturali, dato che il sito in Indiana sarà alimentato da oltre due gigawatt di potenza.
Per Anthropic la partnership non è solo infrastrutturale ma simbolica: avere un cliente “anchor” come AWS consente di accelerare lo sviluppo dei modelli generativi e ottenere privilegi operativi nell’ecosistema cloud. Amazon dal canto suo rafforza la sua proposta verso le imprese che cercano potenza computazionale su larga scala.
Ma il progetto solleva interrogativi: quanto questa scala possa influire sulla concentrazione del potere nell’IA, sulle barriere all’ingresso per nuovi concorrenti e sull’impatto ambientale delle mega-strutture rimane un tema aperto. L’equilibrio fra innovazione, sostenibilità e competizione globale pare oggi più che mai cruciale.