Etica dell'IA per gli studenti

Una notizia che giunge dagli Stati Uniti ci rivela che, secondo dati federali recentemente effettuati, la maggior parte delle scuole pubbliche non sta insegnando il corretto utilizzo dell'intelligenza artificiale, soprattutto per ciò che riguarda l'etica durante l'uso della stessa.
Lo U.S. Department of Education ha condotto un sondaggio i cui dati possono essere visionati su https://nces.ed.gov/surveys/spp/results.asp
Secondo quanto riportato dai dirigenti delle scuole pubbliche che hanno preso parte al sondaggio, solo il 14% dei loro studenti sembra possedere una reale e concreta consapevolezza dell'utilizzo etico dell'IA. Il 29% vede alcuni studenti istruiti in tal senso, mentre un buon 44% ha riportato che a nessuno studente viene insegnato l'utilizzo etico e appropriato dell'IA.
Lo School Pulse Panel si occupa di raccogliere dati mensilmente dai dirigenti per fornire approfondimenti in tempo reale su problemi legati all'istruzione, comprese le tendenze emergenti in ambito tecnologico e didattico. Diamogli uno sguardo...
Relazione dei dirigenti delle scuole pubbliche sull’educazione degli studenti sull’uso etico/appropriato dell’intelligenza artificiale
Fonte: U.S. Department of Education, Institute of Education Sciences, National Center for Education Statistics, School Pulse Panel 2024–25.
I dati che derivano dal pannello sono allarmanti. In un'epoca in cui stiamo ancora cercando di comprendere le reali potenzialità dell'IA, sapere che la maggior parte degli studenti non viene istruita in tal senso, può risultare una dimostrazione di mancanza di buon senso?
Lo studio etico dell'IA dovrebbe essere obbligatorio
Gli studenti che utilizzano l'intelligenza artificiale per studiare e imparare, e anche per finire i compiti a casa in tempi brevi, devono avere delle vere e proprie istruzioni in materia di etica dell'IA. Attraverso l'utilizzo di tool, spesso senza guida da parte dei genitori o degli insegnanti, gli studenti risolvono problemi matematici senza sapere come si arriva ad un determinato risultato, scrivono temi senza comprendere il senso logico e/o il contesto di ciò che scrivono, raccolgono informazioni attraverso ricerche senza controllare le fonti... e sappiamo bene che l'IA "inventa" per risultare coerente con quanto richiesto dall'utente. Molte scuole non hanno ancora fornito alle nuove menti gli strumenti adatti per permettergli di usare l'IA in modo accurato, ma soprattutto per capire come debba essere usata.
E l'Italia?
Abbiamo visto come le scuole americane stiano attraversando questo vuoto colmo di incertezza. Se torniamo un attimo in Italia, la situazione non è poi tanto diversa. Gli studenti utilizzano sempre più l'IA per fare i compiti a casa, e non stanno imparando quasi nulla di ciò che studiano. Generalizzare non è sicuramente un bene, ma dobbiamo prendere seri provvedimenti, considerata l'analisi di quanto avviene oltreoceano. Nonostante i nostri ragazzi stiano vivendo nel pieno dell'epoca dell'IA, se non avranno a disposizione gli strumenti adatti per capirla e utilizzarla a dovere, verranno tagliati fuori dal mondo del lavoro una volta terminati gli studi.
In conclusione, il rischio che stiamo correndo è che i nostri ragazzi troveranno un mondo del lavoro che non capiranno. Con l'avvento dell'IA stiamo creando nuove mansioni, nuove tecniche, e abbiamo potenziato o sviluppato nuove abilità per lo svolgimento delle attività lavorative, e i nostri ragazzi devono fare parte di questo nuovo mondo...in modo etico.