PALERMO12/11/2025 — La Sicilia si candida a diventare un punto di riferimento nazionale, ma anche nell’area Mediterraneo per la formazione, la ricerca e la governance etica dell’Intelligenza Artificiale. All’Assemblea regionale siciliana è stato presentato un disegno di legge, il cui primo firmatario è l’on Salvatore Scuvera, che istituisce un Osservatorio Permanente, presso l’ufficio legislativo della Regione e un Centro di alta formazione e ricerca, presso il Castello Utveggio, sull’intelligenza artificiale. Il provvedimento nasce con l’obiettivo di fare dell’isola un laboratorio di competenze e innovazione in un campo destinato a ridisegnare profondamente il tessuto economico e sociale la prima hub non solo italiana, ma di riferimento per i paesi vicini. L’Osservatorio avrà il compito di vigilare sull’uso etico e consapevole delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, analizzandone gli impatti sociali, giuridici e ambientali. Dovrà inoltre formulare raccomandazioni per uno sviluppo responsabile e sostenibile, promuovendo la consapevolezza pubblica intorno agli algoritmi e ai loro effetti sulla società.
Il nuovo organismo sarà composto da rappresentanti delle istituzioni regionali, del mondo accademico, industriale, sindacale e del terzo settore. Una struttura aperta e interdisciplinare, pensata per garantire una visione d’insieme che coniughi innovazione e tutela dei diritti. Accanto all’Osservatorio, il disegno di legge prevede la nascita del Centro di alta formazione e ricerca sull’Intelligenza Artificiale. La sede individuata nel Castello Utveggio, diventerà un polo di eccellenza per la formazione avanzata di studenti, ricercatori e professionisti, ma anche per la riqualificazione del personale della Pubblica Amministrazione. Il Centro si occuperà di ricerca applicata in collaborazione con università, imprese e istituzioni pubbliche, con particolare attenzione a settori strategici come la sanità, la pubblica amministrazione e la sostenibilità ambientale e avrà lo scopo di promuovere la creazione di un ecosistema innovativo in grado di generare sviluppo economico, sociale e culturale.
“ Oggi non si può prescindere dall’intelligenza artificiale, è una tecnologia altamente utilizzata da tutti, da noi, dai nostri figli, dalle imprese, da pubblico e dal privato. – dichiara l’on. Scuvera- Abbiamo presentato questo disegno di legge perchè riteniamo che sia nostro compito governarne i processi e l’utilizzo, nel rispetto di un uso etico, per la salvaguarda dei dati e della privacy per la sicurezza di tutti i cittadini. Questo documento, - prosegue- se da un lato tutela l’intero territorio della regione, dall'altro mette al centro proprio la Sicilia, come ente proattivo, nei confronti di una nuova tecnologia che è destinata a riformare tutto il mondo del lavoro e non solo. La Sicilia, dunque, potrebbe veramente diventare un hub del Mediterraneo sull'intelligenza artificiale, col suo Osservatorio e il suo Centro di formazione ad alta specializzazione. Come sede abbiamo pensato al Castello Utveggio perché fu già un centro di formazione di grande risonanza e in questo modo confermerebbe la sua vocazione di centro di ricerca aperto al mondo accademico, ma anche al mondo del sociale e al mondo delle imprese. Questo centro di formazione e vigilanza darebbe non solo un servizio alla regione stessa, alla pubblica amministrazione che potrebbe gestire dalla sanità, alle gare d'appalto e quant'altro, ma potrebbe rappresentare anche una attrazione per forme di investimento da parte delle big tech, delle grosse compagnie che potrebbero voler appoggiarsi a noi o formare la propria classe di dirigenza presso la nostra regione siciliana
L’iniziativa si inserisce in un quadro normativo in profonda trasformazione. Con l’entrata in vigore dell’AI Act europeo, primo regolamento al mondo che stabilisce regole comuni e vincolanti sull’uso dell’intelligenza artificiale, e con la recente Legge italiana n. 132 del 2025, l’Italia si è dotata di una disciplina nazionale che definisce i principi di trasparenza, sicurezza e responsabilità nell’impiego dei sistemi intelligenti. In questo contesto, la proposta siciliana rappresenta un tassello importante per tradurre nella pratica locale le grandi linee della governance europea, con un’attenzione particolare alla formazione e alla crescita delle competenze. Guardando oltre i confini regionali, il progetto offre l’occasione di consolidare la posizione della Sicilia come piattaforma strategica nel Mediterraneo. Un territorio che, grazie alla sua posizione e al suo capitale umano, può trasformare la sfida tecnologica in un’opportunità di crescita condivisa, diventando un ponte fra Europa, Africa e Medio Oriente nel governo etico dell’innovazione.