Papa Leone XIV: “I media restino umani davanti all’intelligenza artificiale”

Nel suo intervento all’RCS Academy, Papa Leone XIV ha richiamato giornalisti e comunicatori alla responsabilità etica nell’uso dell’intelligenza artificiale, invitando a difendere la verità e la dignità della persona.

Di Lula Oficial - https://www.flickr.com/photos/157736962@N05/54851452841/, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=176987037
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Sabato scorso, Papa Leone XIV è intervenuto a Roma in occasione di un incontro promosso dall’RCS Academy dedicato a media, comunicazione e intelligenza artificiale. Davanti a una platea di giornalisti, accademici e professionisti dell’informazione, il pontefice ha ribadito che la tecnologia non è un fine ma un mezzo, e che “i media restano pienamente umani solo se mettono al centro la persona e la verità”.

Nel suo discorso ha riconosciuto le opportunità dell’intelligenza artificiale per migliorare l’accesso alla conoscenza, la rapidità delle notizie e la lotta contro la disinformazione. Ma ha avvertito che l’uso indiscriminato dei sistemi generativi rischia di alterare la percezione dei fatti, riducendo la notizia a prodotto algoritmico. “La verità non è un output, è una responsabilità” ha ricordato, sottolineando che il giornalismo non può essere delegato a macchine senza coscienza morale.

Papa Leone XIV ha invitato i professionisti dei media a un “nuovo umanesimo della comunicazione” in cui l’intelligenza artificiale diventi strumento di servizio, non sostituto del pensiero critico. Ha esortato le istituzioni educative a formare nuove generazioni capaci di discernere, distinguendo informazione verificata da contenuto manipolato. “La tecnologia deve servire la verità, non piegarla alla velocità del consenso” ha detto, collegando il tema dell’AI a quello più ampio della libertà di stampa e del rispetto dei diritti umani.

Secondo il pontefice, la sfida più urgente è mantenere viva la dimensione etica nella cultura digitale globale. L’intelligenza artificiale può amplificare la voce di chi comunica con onestà, ma può anche moltiplicare la disinformazione se viene usata senza criteri. Per questo ha invitato i media a promuovere trasparenza e a costruire fiducia attraverso pratiche verificabili, ricordando che la credibilità è la prima forma di evangelizzazione laica in una società iperconnessa.

Il messaggio di Leone XIV si inserisce nel percorso tracciato dal Vaticano negli ultimi anni, con documenti e appelli dedicati alla governance dell’IA e al suo impatto culturale. Il pontefice ha ringraziato i giornalisti “che cercano la verità anche quando costa fatica” e ha ricordato che la dignità di chi informa dipende dal rispetto per chi legge.

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