Quando la fantascienza diventa realtà, i film sull’intelligenza artificiale che ci avevano avvertiti

Vi siete mai fermati a pensare a quanto il cinema di fantascienza abbia previsto il nostro presente? È incredibile come quelle storie che ci sembravano così lontane dalla realtà stiano diventando, giorno dopo giorno, parte della nostra vita quotidiana.
E quando parliamo di intelligenza artificiale, beh, il cinema ci aveva visto lungo, anzi, lunghissimo!
Facciamo un viaggio negli anni, torniamo al 1968, quando Kubrick ci ha presentato HAL 9000 in "2001: Odissea nello Spazio", un computer che parlava, ragionava e... decideva.
All'epoca ci sembrava fantascientifico, vero? eppure oggi tutti noi abbiamo in casa un piccolo HAL, si chiama Alexa, o Siri, o Google Assistant. Certo, per fortuna i nostri assistenti vocali sono molto più amichevoli e non cercano di prendere il controllo della navicella spaziale!
E che dire di "WarGames"? nel 1983 ci ha fatto vedere un ragazzo che hackera un computer militare quasi per gioco. All'epoca sembrava assurdo, impossibile.
Oggi? Beh, gli attacchi informatici sono nelle notizie quasi ogni giorno, e la cybersicurezza è diventata una priorità mondiale. Chi l'avrebbe mai detto?
Poi è arrivato "Terminator", e nel 1984 ci ha fatto vedere un futuro dove le macchine prendono il sopravvento. Ok, siamo ancora lontani da robot assassini che viaggiano nel tempo, ma guardiamoci intorno: abbiamo droni autonomi, sistemi di difesa automatizzati, robot sempre più sofisticati.
Non fa venire qualche brivido?
"Minority Report" ci ha mostrato un sistema che prevede i crimini prima che accadano. Fantascienza pura nel 2002, pensavamo. Eppure oggi la polizia usa davvero algoritmi predittivi per prevenire i crimini.
Non abbiamo ancora i "precog" immersi nelle vasche, ma la direzione è quella.
Con "AI" Spielberg ci ha fatto innamorare di un bambino robot che voleva essere "vero". All'epoca ci ha commosso, oggi ci fa riflettere mentre guardiamo robot come Sophia che ci sorride e risponde alle nostre domande.
Non è che forse quel futuro è più vicino di quanto considerare?
"Ex Machina" ha fatto un passo ulteriore, mostrandoci un'IA che non solo prova emozioni, ma sa manipolare le nostre. Vi ricordate qualcosa? Pensate a come i social media e gli algoritmi influenzano le nostre emozioni e decisioni ogni giorno.
Inquietante, no?
E parliamo di "Lei"? Un uomo che si innamora di un sistema operativo, nel 2013 sembrava una follia. Oggi? Ci sono persone che sviluppano veri legami emotivi con i chatbot.
La realtà sta superando la fantasia, e forse vogliamo chiederci se siamo pronti.
"Matrix" ci ha fatto dubitare della realtà stessa. Con il metaverso alle porte e la realtà virtuale sempre più presente nelle nostre vite, quelle pillole rosse e blu assumono un significato tutto nuovo, non trovate?
Guardate "I, Robot": robot con un codice etico che interpreta le regole a modo loro. Oggi siamo proprio lì, cercando di capire come insegnare l'etica alle IA. Speriamo solo che non decidano di "proteggerci da noi stessi" come nel film!
E infine "Transcendence", dove una mente umana viene caricata in un computer. Fantascienza? Forse. Ma con i progressi nelle interfacce cervello-computer, chi può dire dove arriveremo?
La verità è che il cinema non ci ha solo intrattenuto, ci ha preparato al futuro che stiamo vivendo. Ci ha fatto riflettere su domande che ora sono tremendamente reali.
E mentre la tecnologia continua ad avanzare, forse dovremmo riguardare questi film con occhi nuovi. Non sono più solo storie: sono avvertimenti, visioni, e forse guida per navigare in questo futuro che sta diventando presente.
La domanda vera non è più "se" queste tecnologie diventeranno realtà, ma "come" le useremo.
Il cinema ce l'ha mostrato: ora sta a noi decidere che storia vogliamo scrivere.
E voi, che futuro immaginate?