Quando l'IA prosciuga il pianeta, il consumo idrico delle tecnologie emergenti

20 Gennaio 2025 - 11:18
20 Gennaio 2025 - 13:20
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Quando l'IA prosciuga il pianeta, il consumo idrico delle tecnologie emergenti
Immagine generata con Ai

La rivoluzione digitale nasconde un segreto che in pochi conoscono. Mentre tutti parlano di intelligenza artificiale e dei suoi miracoli nel cambiare le nostre vite, nessuno si sofferma su un dettaglio cruciale: la quantità impressionante d'acqua che divora.

Secondo un'indagine del Washington Post, scrivere una banale email di 100 parole usando l'IA consuma ben 519 ml d'acqua.

Dietro questo dato apparentemente folle c'è una spiegazione molto concreta. I data center, veri e propri cervelli dell'AI, sono delle fornaci tecnologiche che hanno bisogno di essere continuamente raffreddate.

Per rendere l'idea, uno studio pubblicato dall'Università della California, Irvine (Patterson et al., 2023) ha rivelato che l'addestramento di GPT-3 ha prosciugato qualcosa come 700.000 litri di acqua dolce.

I giganti della tecnologia sono i primi protagonisti di questo fenomeno. Secondo il rapporto sulla sostenibilità di Microsoft, l'azienda ha visto schizzare i suoi consumi d'acqua del 34% nel 2022, principalmente per tenere a bada i suoi data center sempre più assetati.

Google, nel suo Environmental Report 2023, documenta gli sforzi di collaborazione con gruppi ambientalisti per ridurre l'impatto idrico, ma la situazione resta preoccupante.

"L'AI è molto più assetata di quanto si possa immaginare", afferma John Spicer in uno studio pubblicato su Nature (Spicer et al., 2024). Non è solo una questione di numeri su un foglio, secondo un rapporto di Giustizia Ambientale, in diverse zone, le comunità che vivono vicino ai data center hanno già alzato la voce, preoccupate per l'impatto sulle loro riserve idriche.

Essere consapevoli è il primo passo.

Ogni interazione con l'IA ha un costo nascosto per l'ambiente. Come sottolineato dal World Resources Institute, le grandi aziende tech devono investire in alternative sostenibili, dal riutilizzo dell'acqua di raffreddamento all'uso di energie rinnovabili.

E noi utenti? Possiamo fare la nostra parte utilizzando questi strumenti con più consapevolezza, evitando gli sprechi.

L'AI è ormai parte del nostro futuro, ma sta a noi assicurarci che questo futuro non si trasformi in un deserto tecnologico.