Oltre la linea dell'AI, uno sguardo al futuro del 2025

L' AI o intelligenza artificiale sta diventando parte della nostra quotidianità . Mi fa sorridere pensare a quanto ci siamo abituati alla sua presenza, è come quell'amico silenzioso che c'è sempre ma non te ne accorgi.
Non fa rumore come altre rivoluzioni del passato. Si è infiltrata piano piano nelle nostre vite, quasi di soppiatto, trasformando il nostro modo di vivere e lavorare. Gli esperti sostengono che il 2025 sarà un anno cruciale.
Per anni abbiamo temuto che le macchine ci avrebbero rubato il lavoro. Ma sembra che il futuro non sia fatto di sostituzione, bensì di collaborazione. Gli "agenti AI", così li chiamano, sono sistemi intelligenti che lavorano insieme a noi. Non fanno tutto da soli, ma ci aiutano con le attività più ripetitive o complicate.
Prendiamo, ad esempio, un contabile, che grazie a un programma che trova errori e propone soluzioni in pochi secondi, diventa più veloce ed efficiente, è come avere un collega che non si stanca mai e non si lamenta.
Al MIT, stanno lavorando su un progetto chiamato " Symbiotic AI ", l'obiettivo è creare macchine che comprendano anche le emozioni umane, così da migliorare il lavoro di squadra. Sembra roba da film di fantascienza, vero? Solo che, stavolta, è reale.
Un altro aspetto interessante è il contributo che l'AI sta dando all' ambiente, nel 2025, molte aziende useranno queste tecnologie per ridurre sprechi e monitorare il loro impatto ambientale, secondo uno studio pubblicato su Nature Sustainability, l'AI potrebbe ridurre del 30 % le emissioni nelle catene di approvvigionamento.
Immaginiamo una compagnia di trasporti che ottimizza le rotte grazie all'AI, meno camion vuoti, meno carburante sprecato, meno inquinamento.
È un futuro che suona bene, no?
Ma non è tutto così semplice, si parla anche di AGI, cioè l'intelligenza artificiale generale, ovvero macchine capaci di ragionare e imparare come facciamo noi.
Un sogno, certo, ma anche una bella responsabilità. E se qualcosa andasse storto? Chi decide cosa è giusto o sbagliato per una macchina? Ci sono tante domande e poche risposte.
Max Tegmark, un fisico famoso, ha scritto un libro interessante (Life 3.0). Secondo lui, l'AGI potrebbe essere il nostro più grande alleato... oppure il nostro peggior incubo. Fa pensare, vero? È un mix di fascino e inquietudine.
Con tecnologie così potenti, servono regole. Il World Economic Forum sta lavorando per definire linee guida etiche che assicurino un uso sicuro e trasparente dell'AI. Perché l'ultima cosa che vogliamo è che queste innovazioni vengono usate per fare danni. Serve equilibrio, e soprattutto buon senso.
In definitiva, il 2025 non sarà solo un anno qualunque. Sarà un momento in cui decidere che futuro vogliamo costruire. L'AI è uno strumento straordinario, ma dipende da noi usarlo nel modo giusto.
Siamo imperfetti, sì, ma è proprio questa imperfezione che ci rende umani. Ed è con questa imperfezione che dovremo affrontare il futuro, senza paura, ma con curiosità.
Come diceva mio nonno: "Il futuro lo costruisci tu, giorno dopo giorno", ovvero il futuro non è scritto, tocca a noi scriverlo .
Speriamo di farlo bene.