L'IA non sostituirà l'uomo, la visione controcorrente di Brain Computing

22 Febbraio 2025 - 16:54
22 Febbraio 2025 - 16:59
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L'IA non sostituirà l'uomo, la visione controcorrente di Brain Computing
Carmine Lamberti

"Quando un imprenditore bussa alla nostra porta parlando di intelligenza artificiale, nove volte su dieci vuole sapere come usarla per tagliare il personale." Racconta Carmine Lamberti, CEO di Brain Computing, "è qui che sta il grande equivoco del momento".
Nel suo recente intervento pubblico, Lamberti ha raccontato una storia che va controcorrente rispetto alla narrativa dominante sull'IA. Brain Computing, l'azienda che ha co-fondato più di vent'anni fa, ha attraversato una trasformazione che dice molto sul rapporto tra tecnologia e lavoro.
"All'inizio eravamo ossessionati dall'idea di creare il software perfetto", racconta. "Ne abbiamo sviluppati più di cento, inseguendo il sogno della startup di successo. Un fallimento dopo l'altro". La svolta è arrivata in modo inaspettato, quando un consulente esterno ha fatto notare l'ovvio: il vero patrimonio dell'azienda non erano i software, ma i cervelli che li creavano.
Da quel momento, Brain Computing ha cambiato rotta. Ha iniziato ad assumere talenti, ha abbracciato il lavoro da remoto ben prima che il Covid lo rendesse mainstream, e ha sviluppato un approccio al digitale che mette le persone al centro. Oggi conta oltre 50 specialisti e un portfolio clienti in crescita.
"Tutti parlano di efficienza, di fare le cose più velocemente. Se ci pensate, quando tutti useremo gli stessi strumenti per fare le stesse cose più rapidamente, dove sarà il vantaggio competitivo?". La vera sfida secondo Lamberti è l'efficacia: "Non si tratta di fare le stesse cose in modo più veloce, ma di fare cose migliori, di creare più valore".
L'azienda ha messo in pratica questa filosofia sviluppando soluzioni che combinano intelligenza artificiale e competenza umana. Un esempio? Il loro sistema di posizionamento web, che usa l'IA non per sostituire gli esperti SEO, ma per amplificare le loro capacità.
"L'IA è come un'eruzione vulcanica", conclude Lamberti con una metafora efficace. "È una forza della natura che non possiamo fermare. Ma possiamo decidere come conviverci". Non a caso, il nuovo dell'azienda è "Human Driven": guidati dall'uomo, non dalla tecnologia.
Un messaggio che fa riflettere in un momento storico dove l'intelligenza artificiale è sospesa tra entusiasmi e paure, la storia di Brain Computing suggerisce che la strategia da seguire deve essere bilanciata, usare la tecnologia non per sostituire l'uomo, ma per migliorarlo.
Forse è questo il futuro che ci aspetta; cioè un mondo in cui le macchine aiutano l'essere umano ad essere più umano.