L'intelligenza artificiale svela nuovi segreti nei papiri di Ercolano, a parola 'disgusto' e l'avanzamento della ricerca

17 Febbraio 2025 - 17:31
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L'intelligenza artificiale svela nuovi segreti nei papiri di Ercolano, a parola 'disgusto' e l'avanzamento della ricerca
Immagine generata con intelligenza artificiale

L'Intelligenza artificiale, ancora una volta, si è fatta valere nel campo archeologico "leggendo" testi di quasi 2000 anni fa e trovando la parola "disgusto" (in greco) in uno dei papiri ritrovati ad Ercolano.
Qualche articolo fa abbiamo già parlato di come l'IA stava aiutando con la lettura dei testi e che il progetto è stato finanziato anche da Elon Musk.
Questi rotoli risalgono al 79 d.C. che essendo stati carbonizzati dall'eruzione del Vesuvio non possono essere toccati perchè molto fragili. Si sbriciolerebbero soltanto sfiorandoli. Ma qui entra in gioco la tecnologia. Come funziona?

Prima, un potente macchinario chiamato sincrotrone "fotografa" il papiro con raggi X da diversi angoli, creando un modello 3D del rotolo.
Poi, questo modello permette agli studiosi di "srototolare" virtualmente il papiro senza toccarlo fisicamente.
Infine, l'IA fa il lavoro più delicato: come un paziente copista digitale, identifica le tracce di inchiostro e riconosce le lettere greche nascoste.

La parola appena scoperta, "διατροπή" (diatropé), può significare "disgusto" o "confusione". Il manoscritto è conservato nella biblioteca Bodleiana di Oxford. Gli studiosi credono che il testo possa essere un'opera di Filomeno di Gardara, un filosofo vissuto più di 2000 anni fa. La scoperta fa parte della competizione Vesuvius Challenge, che offre premi in denaro a chi riesce a migliorare la lettura di questi testi grazie a tecniche moderne. L'anno precedente tre studenti hanno vinto 850.000 dollari per aver tradotto più di 2000 lettere greche di un altro papiro.

Ma siamo soltanto all'inizio. Una stima rileva che ci siano ancora più di 1500 papiri da decifrare, tutti provenienti da una villa che si ipotizza appartenesse a Giulio Cesare. Ogni testo tradotto è come fare un balzo nel passato che ci permette di scoprire come si viveva, cosa si pensava e in cosa credevano le persone molto tempo fa.
La collaborazione tra intelligenza artificiale e archeologia ci aiuta a risolvere segreti antichi e ci permette di riottenere conoscenze che sembravano perse e irrecuperabili.