La crescita dell'intelligenza artificiale e la sfida della formazione

Pensate che l'Intelligenza Artificiale si diffonda... artificialmente? Un recente studio di TEHA Group commissionato da IBM ci racconta una storia diversa, e non proprio rassicurante.
Partiamo dai numeri, che sono impressionanti: entro il 2030, ben 729 milioni di persone nel mondo useranno strumenti di IA - più del doppio rispetto ai 314 milioni attuali. E non è tutto: l'IA toccherà l'83% delle mansioni lavorative, potenziandone il 60% invece di sostituirle completamente.
Ma c'è un piccolo (anzi, grande) problema: metà dei lavoratori nei sei Paesi analizzati (Francia, Germania, Italia, Giappone, Stati Uniti e Regno Unito) non ha le competenze necessarie per questa rivoluzione. Come dice Lorenzo Tavazzi di TEHA Group, "l'IA può ridefinire il futuro del lavoro, ma dobbiamo assicurarci che nessuno resti indietro".
E i numeri parlano chiaro: entro il 2030, oltre 450 milioni di lavoratori avranno bisogno di riqualificarsi. Curiosamente, 136 milioni di loro (il 30%) non seguiranno i classici corsi universitari, ma opteranno per alternative come corsi online e certificazioni digitali.
A proposito di università: i corsi tradizionali sull'IA sono aumentati del 22% dal 2017 al 2023, ma c'è un ma... L'80% si concentra solo su materie STEM ed economia. E gli altri settori? L'IA influenzerà anche arte, scienze umane e sanità, ma sembra che l'istruzione non se ne sia ancora accorta.
Cosa si può fare? Lo studio propone cinque soluzioni concrete:
Portare l'IA in tutti i livelli di istruzione
Potenziare la formazione professionale e creare nuovi percorsi di carriera
Aiutare piccole imprese e comunità con meno risorse
Promuovere l'apprendimento continuo dell'IA
Creare un sistema di certificazioni affidabile
Come sottolinea Justina Nixon-Saintil di IBM, serve uno sforzo collettivo: scuole, università, governi e organizzazioni non profit devono collaborare per rendere la formazione sull'IA accessibile a tutti.
La sfida è chiara: l'IA promette di aumentare la produttività globale dell'1,5% all'anno, ma questo potenziale rimarrà inespresso se non investiamo seriamente nella formazione.