L’Europa investe 200 miliardi nell’IA, ma USA e Cina alzano la posta

12 Febbraio 2025 - 13:00
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L’Europa investe 200 miliardi nell’IA, ma USA e Cina alzano la posta
Immagine generata con intelligenza artificiale

Ursula von der Leyen ha lanciato un ambizioso piano per rimanere competitiva nel settore dell'IA, presentando due iniziative di peso: European AI Champions e InvestAI, con un budget complessivo di 200 miliardi di euro, il più grande partner pubblico-privato nel settore. Spicca in particolare un fondo da 20 miliardi dedicato alle gigafactory dell'IA, con l'obiettivo dichiarato di replicare il successo del CERN nel campo della ricerca avanzata.

L'Italia, che ha fatto dell'IA una priorità durante la sua presidenza del G7, è pronta a raccogliere la sfida. La ministra Bernini ha sottolineato il ruolo chiave delle infrastrutture nazionali, citando il supercalcolatore Leonardo di Cinecae il centro nazionale per HPC a Bologna.

Gli Stati Uniti, di contro, mostrano i muscoli: il vicepresidente JD Vance, parlando al summit, ha ribadito la leadership americana nel settore, promettendo sistemi di IA "liberi da pregiudizi ideologici" e criticando apertamente la regolamentazione europea prevista dal Digital Services Act. Trump, nel frattempo, ha già annunciato un mastodontico progetto da 500 miliardi di dollari denominato Stargate.

Il presidente Macron ha difeso la necessità di regole chiare "affinché l'intelligenza artificiale possa progredire" ed essere "al servizio dell'umanità". La Francia non sta certo a guardare: ha annunciato investimenti privati per 109 miliardi. Il prossimo grande summit sull'IA si terrà in India, sotto la guida di Narendra Modi.

Particolarmente interessante la posizione di Vance sulle partnership internazionali: ha messo in guardia contro accordi con "regimi autoritari", citando esplicitamente il caso del 5G cinese e avvertendo che tali collaborazioni potrebbero portare a una pericolosa dipendenza tecnologica.