Unusual AI, l'enigma della startup che promette di vedere l'invisibile

Si fa chiamare "Unusual AI" (AI Insolita) e sta facendo parlare di sé negli ambienti dell'intelligenza artificiale e dell'automazione industriale.
Il nome è già un programma: insolita, fuori dagli schemi, diversa. Ma quanto c'è di vero dietro questa startup dal marketing accattivante?
Il loro sito web, essenziale e diretto, promette una tecnologia rivoluzionaria per "rilevare l'insolito e diventare eccezionali". Un'affermazione affascinante che però solleva più domande che risposte.
La proposta di Unusual AI è ambiziosa, sistemi basati su visione artificiale e machine learning per monitorare infrastrutture critiche. Ferrovie, reti elettriche, telecomunicazioni, energie rinnovabili - settori dove la prevenzione può fare la differenza tra efficienza e disastro.
I loro sistemi promettono di individuare anomalie in tempo reale attraverso una rete di sensori, telecamere e LiDAR.
Ma è qui che la storia si fa nebulosa. Un'accurata analisi rivela l'assenza di prove concrete, nessun cliente verificabile, zero case study, nessuna recensione indipendente. Il web, solitamente così ricco di informazioni, tace.
Due le ipotesi sul tavolo o Unusual AI sta operando in modalità stealth, collaborando segretamente con clienti selezionati, oppure siamo di fronte all'ennesimo caso di marketing che precede l'innovazione.
Un fenomeno, quest'ultimo, sempre più comune nel settore tecnologico, dove il caso Theranos ha insegnato quanto sia sottile il confine tra visione e illusione.
La tecnologia promessa da Unusual AI potrebbe davvero rivoluzionare la manutenzione predittiva delle infrastrutture.
Ma fino a quando non emergeranno partnership concrete, dati verificabili e risultati tangibili, il dubbio resta, innovazione o illusione?
In un settore dove le promesse corrono più veloci dei risultati, la prudenza non è mai troppa. Il consiglio per investitori e addetti ai lavori?
Osservare con interesse, ma aspettare i fatti prima di credere alle parole.