Velvet AI, l’Intelligenza artificiale italiana di Almawave

Un'importante novità nel panorama dell'intelligenza artificiale italiana è stata svelata oggi a Roma, presso l'Auditorium della Tecnica di Confindustria. Almawave, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan e parte del Gruppo Almaviva, ha presentato Velvet, una famiglia di modelli di IA generativa multilingua.
L'azienda ha sviluppato due versioni, Velvet 14B e Velvet 2B, entrambe create interamente in Italia utilizzando un'architettura proprietaria e addestrate sul supercalcolatore Leonardo del Cineca. La peculiarità di questi modelli, rilasciati in modalità Open Source, risiede nella loro capacità di bilanciare efficacia e sostenibilità, aspetto sottolineato con particolare enfasi dall'Amministratore Delegato Valeria Sandei.
Durante la presentazione, alla quale hanno partecipato figure di spicco come il Sottosegretario Alessio Butti e la Direttrice dell'EU AI Office Lucilla Sioli, è emerso come questa tecnologia sia il frutto di oltre 15 anni di esperienza nel settore, con particolare attenzione ai settori della Sanità, Previdenza, Giustizia e Pubblica Amministrazione.
Il giornalista ha potuto apprendere che Velvet 14B, il modello più avanzato, supporta sei lingue e vanta 14 miliardi di parametri, mentre il più snello Velvet 2B si concentra su italiano e inglese con 2 miliardi di parametri.
Un elemento particolarmente interessante è l'algoritmo proprietario "PAE" (Privacy Association Editing), che permette di eliminare informazioni sensibili dal modello senza necessità di riaddestramento, una caratteristica che potrebbe rivelarsi cruciale nel contesto delle normative sulla privacy.
L'evento ha evidenziato come Almawave abbia posto particolare attenzione alla governance dei dati e al rispetto del quadro regolatorio europeo, posizionandosi come un player di riferimento nel settore.
La società ha già avviato collaborazioni con diverse università italiane e sta testando i modelli con clienti selezionati, dimostrando un approccio pratico e orientato al mercato.
La scelta di rendere i modelli disponibili in modalità Open Source potrebbe accelerare l'innovazione nel settore dell'IA in Italia, aprendo nuove prospettive per le imprese che intendono sfruttare questa tecnologia in modo etico e sostenibile.